news / 07.03.2023
Questionario sulle condizioni lavorative del reparto montaggio

Alle OO.SS.:
SLC-CGIL
FISTEL-CISL
UILCOM-UIL

Viste le numerose segnalazioni dei nostri associati in riferimento a inadempienze
contrattuali presenti nei reparti, abbiamo avvertito forte la necessità di capire quanto
fossero radicate queste problematiche, con lo scopo di analizzarle e comprenderne la
portata.
Il sondaggio tramite questionario è stato lo strumento che abbiamo utilizzato per il
nostro scopo, varie sezioni a risposta multipla che dessero la possibilità ai colleghi di
fornire una fotografia dettagliata delle proprie esperienze lavorative, partendo dal
proprio profilo per arrivare poi a tutti gli aspetti concernenti il lavoro nei reparti
montaggio.
I questionari rientrati sono 180, una risposta importante da parte dei colleghi, per certi versi inaspettata.
Considerando che spesso il reparto è composto da montatore+assistente è evidente la
quantità di progetti e realtà produttive che l’insieme dei dati arrivati va a rappresentare.
Chiuso il sondaggio fondamentale sarà quindi il lavoro di analisi e
approfondimento al fine di produrre un documento che possa fornirci non solo dati
oggettivi, ma soprattutto riflessioni e proposte in riferimento alle criticità emerse.
In chiusura vogliamo però anticiparvi alcuni aspetti emersi dal primo gruppo di questionari analizzati, che già oggi,
da una prima analisi dei dati, appaiono evidenti e consolidati:


1. La figura del “premontatore”, termine comunemente usato, ma che preferiamo
definire montatore aggiunto/collaboratore al montaggio, non è oggi “focalizzata” né a
livello produttivo, né come “livello” in relazione all’inquadramento economico.
Nonostante la crescente importanza che sta assumendo in riferimento all’utilizzo (anche
su questo delle riflessioni andranno fatte), accade molto spesso che questo ruolo venga
assunto dagli assistenti sotto richiesta del caporeparto.
Dai dati parziali si evince che il 49% degli assistenti lavora anche come montatore
aggiunto nelle fiction televisive e il 24.5% lavora come montatore aggiunto dell’intero
film, ricoprendo quindi una “doppia mansione”, non prevista contrattualmente.
La tendenza a richiedere il “premontaggio” è sempre più frequente, soprattutto per il
piano di edizione, che prevede una messa in onda vicina alla fine delle riprese (35.8%),
ma anche per gli impegni del montatore principale su altri progetti (circa 9%).
Una parte dei partecipanti segnala il mancato riconoscimento di questo ruolo con la
società di produzione, che non contrattualizza il collaboratore nella maniera corretta.
Questa figura dovrebbe essere inquadrata ad un livello superiore (7 montatore), ma
nella maggior parte dei casi rimane contrattualizzata come primo assistente al
montaggio (livello 5).

Ciò accade anche se la figura del “premontatore” viene riconosciuta nei crediti come
collaboratore al montaggio/montatore aggiunto o con la dicitura “con l’aiuto di”.
Molte analisi andranno ancora fatte, ma crediamo si possa affermare che quello del
montatore aggiunto, quando necessario, vada considerato sempre un lavoro svolto,
appunto, da una figura “aggiunta” al reparto e riconosciuta contrattualmente, non in
maniera quasi sistematica dal primo assistente, che ricoprendo entrambe le funzioni è
sottoposto quindi a stress lavorativi importanti (e ore lavorate oltre il consentito).


2. Straordinari e Festività
Nelle schede dedicate alle riflessioni alla fine di ogni modulo compare almeno un
commento sulla difficoltà di farsi riconoscere gli straordinari e le festività lavorate: molti
colleghi chiedono un metodo chiaro per il conteggio delle ore.
La sensazione comune è di essere sovraccaricati di lavoro (anche assumendo molte
doppie mansioni che vengono richieste, dal Colorist al Dit, etc.) e il desiderio è di avere
più persone nel reparto.
Le cause del lavoro straordinario dipendono dalla fase lavorativa o dalle necessità, come
ad esempio proiezioni, consegne, etc. (48.5%), a seguire, il tempo di montaggio
insufficiente (17.6%), il 12.5% lo fa sotto pressione del regista, l’8.8% per incongruenze
del piano di edizione.
Molte risposte libere segnalano anche che gli straordinari dipendono dalle abitudini dei
registi e dei montatori oppure dai progetti.
Dai primi dati:
il 34.7% non riceve mai il pagamento delle festività (soppresse, non godute o all’interno
delle sospensioni di contratto), il 25.2% le riceve regolarmente, il 23.8% raramente, il
16.3% deve richiederlo.
Per quanto riguarda gli straordinari: al 52.4% capita raramente di lavorare in
straordinario, al 27.9% capita frequentemente, al 12.2% non succede. Anche in questo
caso molti rispondono che dipende dai progetti.
Il dato più inquietante è che il 58.3% dei colleghi che si ritrovano a lavorare in
straordinario non sono pagati in conformità con il CCNL.


3. Il contratto
Viene consegnato raramente ai lavoratori prima dell’inizio della lavorazione (solo
all’11.6%). Il 51.7% lo riceve a progetto in corso, il 18.4% mai. Inoltre capita
frequentemente che vengano consegnati più contratti all’interno di un singolo progetto.
Dai primi dati:
più del 50% riceve più contratti durante un progetto, il 47.3% no.
Ricordiamo però che tra questi ci sono anche i colleghi che non ricevono mai un
contratto, nemmeno durante la lavorazione o a fine progetto.

Associazione AMC – Il Consiglio Direttivo